L’altro giorno ero da Marcello, un cliente che ha scelto, saggiamente, di proteggere nel migliore dei modi la sua attività da attacchi informatici. Non si tratta di una multinazionale, ma semplicemente di un Architetto che ha ben chiaro il valore dei dati, il sudore versato per produrli e i danni economici che deriverebbero da un’eventuale perdita o indisponibilità. Un illuminato
Minacce via mail: E’ il turno di Telecom
Un cliente mi ha inoltrato una mail ricevuta da poco che contiene i riferimenti di una finta fattura di Telecom Italia, e che invita a collegarsi al sito per verificarne la correttezza. Inutile dire che si tratta di un falso, e che tutti i link contenuti nella mail, compreso quello per revocare il consenso alla ricezione, rimandano su un sito
Copia fattura TIM Telecom Italia? Potrebbe essere un virus!
Un cliente mi ha inoltrato, poco fa, una mail che sembra essergli stata inviata da TIM Telecom Italia. Con questa mail, Telecom gli inoltra la copia di una fattura, come da lui richiesto. Non avendo richiesto nulla, il cliente si è subito insospettito e mi ha interpellato. In effetti, neanche a dirlo, l’allegato alla mail contiene un virus. Riporto il testo integrale della
Internet Explorer: Grave vulnerabilità rilevata
In questi giorni Microsoft ha rilasciato una patch per correggere una grave falla rilevata nel browser Internet Explorer. La vulnerabilità rilevata consentirebbe all’attaccante di fare in modo che il computer dell’utente esegua del codice remoto, semplicemente visitando una pagina web opportunamente programmata. Inutile dire che, per rendere più efficace l’attacco, le pagine web verranno posizionate su siti web di terzi
Cryptolocker: Attento alla mail di aggiornamento a Windows 10
Anche se non ho ancora avuto segnalazioni da clienti locali, ho saputo che è in circolazione una mail che tenta di veicolare il virus CTB-Locker, variante del noto Cryptolocker. La mail avvisa della disponibilità di Windows 10 per il download gratuito e invita l’utente ad installare il nuovo sistema operativo scaricando un allegato. Inutile dire che l’allegato contiene il virus