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Hyper-V
5 marzo 2012

Hyper-V: Configurazione di un cluster CSV con 3 nodi su uno storage EqualLogic PS6100 [Parte 4]

Andrea Monguzzi Andrea Monguzzi, Cluster, Configurazione Storage, Equallogic, Virtualizzazione Leave a Comment

Nella parte precedente dell’articolo si è vista una configurazione base dello storage EqualLogic per consentire la presentazione di una LUN ai 3 host Hyper-V. In questa nuova parte vedremo come configurare i nodi per accedere a tale LUN e configurare quindi le funzionalità di failover cluster.

Come prima cosa dovremo segnalare ai nodi quali saranno le interfacce di rete dedicate al traffico iSCSI da configurare con MPIO. Per fare ciò dovremo eseguire, su ciascuno dei 3 host fisici, il Remote Setup Wizard di EqualLogic che troveremo del menù Start.

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Procederemo selezionando la voce Configure MPIO settings for this computer.

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Il wizard a questo punto ci mostrerà tutte le subnet rilevate sul nodo e ci chiederà di specificare quali siano quelle da utilizzare per MPIO. Per impostazione predefinita MPIO verrebbe configurato su tutte le subnet, quindi dovremo disabilitarlo su tutte ad eccezione di quella iSCSI (10.0.0.0). Imposteremo inoltre a 4 (pari al numero delle schede di rete dedicate ad iSCSI) il valore Max sessions per volume slice e a 12 (pari a 3 volte il valore precedente) il Max sessions per entire volume.

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Configurate le impostazioni MPIO dovremo eseguire, su ciascun nodo, l’iniziatore iSCSI per consentire la connessione della LUN. Il programma si trova, come di consueto, sotto gli strumenti di amministrazione.

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Ci posizioneremo sulla tab Individuazione dalla quale cliccheremo sul pulsante Individua portale. Nella finestra di individuazione inseriremo l’indirizzo IP del gruppo di storage (10.0.0.100, nel nostro caso specifico).

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Tornando sulla tab Destinazioni vedremo che avrà fatto la sua comparsa la destinazione iSCSI appena individuata. Cliccando su Connetti avvieremo la procedura di connessione alla destinazione.

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Dovremo ora flaggare la voce Consenti percorsi multipli, indispensabile in caso di configurazione MPIO come nel nostro caso, e continuare cliccando sul pulsante Avanzate.

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Nella finestra delle impostazioni avanzate lasceremo i valori presenti di default, prestando attenzione ad inserire le credenziali CHAP qualora preventivamente impostate sull’array, cosa che comunque consiglio vivamente di fare.

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Lo stato della destinazione passerà, dopo qualche istante di attesa, a Connesso, come si vede nell’immagine.

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Dalla scheda Volumi e dispositivi, cliccando su Configurazione automatica, vedremo comparire come per incanto il nostro volume Sorriso

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Sulla scheda relativa al Dell EqualLogic MPIO vedremo che, nel giro di alcuni istanti, tutte le 4 connessioni verso lo storage saranno stabilite.

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Operato su tutti i nodi è il momento di preparare il disco per essere utilizzato dal cluster. Non è necessario ripetere questa operazione su ciascun nodo, per cui è sufficiente effetuarla da uno dei tre.
Accendo alla Gestione disco vedremo il nuovo volume e, come prima operazione, dovremo portarlo allo stato Online cliccando con il tasto destro del mouse.

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Il passaggio successivo sarà l’inizializzazione del disco (sempre con il tasto destro) e lasceremo che il sistema apponga al disco una firma, necessaria anche al cluster per il riconoscimento univoco del disco da quel momento in poi. Scelgo di inizializzare il disco con partizione di tipo GPT.

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Creeremo ora un volume al quale assegneremo, per comodità, la lettera S: (Storage) e procederemo con una formattazione veloce. Attenzione a non eseguire la formattazione normale poiché così facendo perderemmo il beneficio del thin provisioning offerto dall’EqualLogic e andremmo ad impegnare, effettivamente, 1TB di spazio disco!

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Il nostro volume è quindi pronto per essere utilizzato dal cluster.

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Andrea Monguzzi
Andrea Monguzzi

Sistemista da un ventennio, appassionato di informatica dalla nascita. Aiuto aziende e professionisti a cogliere i benefici e a districarsi dalle insidie dell'era digitale consigliando quale tecnologia adottare in base al tipo di esigenza specifica. Tendenzialmente pigro, caratteristica distintiva del vero nerd, da anni mi adopero affinché le macchine facciano quello che non voglio fare io. Posso quindi aiutarti a fare in modo che sia l'informatica a lavorare per te e non il contrario. :)

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