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Informatica
17 settembre 2010

Il backup di Small Business Server 2008

Andrea Monguzzi Andrea Monguzzi, Backup, Sicurezza dei dati, Small Business Server 8 Comments

La stragrande maggioranza dei soggetti con cui ho a che fare si rende conto dell’enorme importanza delle procedure di backup. Questa consapevolezza è tanto grande quanto il fastidio arrecato dal pensiero di dover poi gestire il monitoraggio dei processi, la rotazione dei supporti, ecc.
Windows Small Business Server 2008 mette a disposizione uno strumento di backup che, con un minimo dispendio di risorse, consente all’azienda di godere di una certa tranquillità.

A differenza dei sistemi presenti su Windows SBS 2003, il sistema di backup di SBS 2008 non supporta dispositivi a nastro e unità di rete quali destinazioni dei salvataggi, ma gestisce unicamente unità di tipo USB o Firewire.
I processi di backup pianificati vengono gestiti dalla Console di SBS nella sezione Backup e Archiviazione server

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La prima configurazione verrà eseguita tramite la procedura guidata Configura backup del server nell’action pane a destra. Il sistema, attivando la procedura, darà inizio ad una scansione alla ricerca di uno o più dispositivi adatti a svolgere la funzione di destinazione per i salvataggi. Va tenuto presente che l’unità esterna da adibire a destinazione dovrà avere una dimensione di almeno 2,5 volte lo spazio  effettivamente utilizzato dai dati che dovranno essere salvati. Il processo proseguirà proponendoci di scegliere le unità da utilizzare e chiedendoci di assegnare un nome a queste unità (consiglio di etichettare i dischi, come indicato dalla procedura, in modo da poterli facilmente distinguere).

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Andrà prestata attenzione al fatto che una unità esterna dedicata al backup verrà formattata durante la creazione del backup pianificato, quindi raccomando di non utilizzare dischi contenenti dati importanti in quanto andrebbero distrutti.
Il passaggio successivo proporrà la scelta delle unità disco che si intendono includere nel salvataggio. Segnalo che la procedura di backup di SBS non è in grado di gestire unità che non siano formattate con un file system di tipo NTFS. Dischi con partizioni di tipo FAT non potranno quindi essere inclusi nei processi di salvataggio.

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Per un backup di semplice gestione, salvo situazioni particolari, il mio consiglio è quello di lasciare inalterata la proposta del wizard, ovvero consentire alla procedura di salvare l’intero contenuto di tutti i dischi. Questo tipo di backup, infatti, consentirà un più semplice ripristino in caso di disaster recovery.
Dopo il “cosa” sarà la volta di stabilire il “quando”. Il sistema consente di effettuare un backup schedulato anche più volte al giorno. Solitamente imposto un backup alle ore 12.00 e uno alle ore 20.00, così da avere una situazione contenente il lavoro svolto nella mattina e una con quello aggiornato al pomeriggio. Gli intervalli di backup sono comunque soggettivi e in gran parte dipendono dal tipo di attività svolta dall’azienda. La finestra temporale di esecuzione è comunque molto breve, grazie al metodo di salvataggio usato dal sistema e che descriverò tra poco.

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Dopo aver impostato gli orari di esecuzione verrà proposto un riepilogo delle impostazioni inserite che, una volta confermato, darà il via alla pianificazione.

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Cliccando si Configura la schedulazione verrà inserita nella console di SBS.

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A differenza dei vecchi sistemi basati su Windows 2003 e lo storico ntbackup, i concetto di backup completo e backup incrementale vengono gestiti da SBS 2008 in modo completamente autonomo. Dal punto di vista dell’unità di salvataggio ogni backup sarà un backup incrementale, mentre dal punto di vista di un ripristino si avrà sempre a che fare con un backup completo. Il sistema infatti eseguirà nel caso di un disco destinazione vuoto, per forza di cose, un backup completo; dal backup successivo verranno salvati sul disco solo i dati modificati dall’ultimo salvataggio eseguito su quello stesso disco. Per fare ciò il server è sempre in grado di capire, tramite una speciale “firma”, quale sia il disco connesso al momento di avviare il backup, se il Disco Backup 1 o il Disco Backup 2 e, pertanto, i dati salvati saranno diversi in base alla destinazione. Questo modello di backup consente quindi, come dicevo poco fa, di avere dei tempi di esecuzione e un impatto dal punto di vista prestazionale, molto ridotti nella maggior parte dei casi. Un processo può quindi essere eseguito anche durante la normale attività del server.

A livello strategico il mio consiglio è quello di utilizzare più dischi e pianificarne una rotazione così da garantirsi una sicurezza maggiore. Il compito di curare la rotazione andrebbe poi assegnato ad uno o due addetti interni che, inseriti dall’amministratore in un gruppo di utenti con gli appositi diritti, si prenderanno cura di scambiare i dischi collegati al server ogni mattina e, ad esempio, potrebbero portare a casa il disco scollegato al lunedì per riportarlo al lunedì successivo e scambiarlo con quello della settimana precedente. Ideale sarebbe infatti acquisire la buona abitudine di conservare un supporto di backup al di fuori delle mura aziendali, per avere una più completa garanzia in caso fosse necessario un ripristino a seguito, ad esempio, di un incendio, ma purtroppo questa è una pratica che vedo poco diffusa in Italia. Nonostante tutto pensiamo che una procedura del genere comporta l’utilizzo di 3 dischi. Potremmo quindi dire che la sicurezza ha un costo alla portata di tutte le tasche.





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Andrea Monguzzi
Andrea Monguzzi

Sistemista da un ventennio, appassionato di informatica dalla nascita. Aiuto aziende e professionisti a cogliere i benefici e a districarsi dalle insidie dell'era digitale consigliando quale tecnologia adottare in base al tipo di esigenza specifica. Tendenzialmente pigro, caratteristica distintiva del vero nerd, da anni mi adopero affinché le macchine facciano quello che non voglio fare io. Posso quindi aiutarti a fare in modo che sia l'informatica a lavorare per te e non il contrario. :)

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8 Comments

  1. Valerio Gabrielli Reply
    23 marzo 2011 at 21:14

    Ottima spiegazione, mi ha chiarito proprio il dubbio che avevo sul backup completo e incrementale, ed è un sollievo sapere che “dal punto di vista di un ripristino si avrà sempre a che fare con un backup completo”. Grazie mille per questa spiegazione.

  2. andrea.monguzzi Reply
    27 marzo 2011 at 10:44

    Grazie a te per il feedback :)

  3. Valerio Gabrielli Reply
    29 marzo 2011 at 15:05

    Di niente :) anzi , approfitto ancora della tua competenza per farti qualche domanda: è normale che in windows non riesco ad accedere all’unità disco usb che uso per fare il backup? ho provato a fare un restore da backup e comunque va tutto bene, ma da windows non riesco ad entrarci. Poi, ho configurato un backup su 2 server diversi, su uno dei due esegue sempre un backup completo, sull’altro invece solo il primo è stato completo mentre i successivi sono stati incrementali, eppure ho usato le stesse impostazioni quando li ho configurati, perchè? Grazie in anticipo.

    • andrea.monguzzi Reply
      28 aprile 2011 at 14:03

      Ciao! Il fatto che tu non veda i dischi è normale in quanto gli hard disk dedicati al backup vengono “nascosti” da SBS per evitare una cancellazione accidentale.
      Il backup è corretto che venga eseguito in modalità incrementale. Il caso dove mi dici che il backup viene eseguito in modalità completa tutti i giorni è anomalo. Succedeva con SBS 2003 ma dal 2008 le modalità di backup sono state modificate come descritto.
      Prova nel caso a disabilitare il backup, formattare il disco e rifare la configurazione del backup da capo come se fosse la prima volta. Fammi sapere cosa succede.
      Inoltre sei certo che il primo backup vada a buon fine? Non vorrei che il backup completo venisse fatto tutti i giorni perchè il sistema non è mai stato i grado di concludere il primo che serve poi da punto di riferimento per gli incrementali successivi…

  4. Emanuele Reply
    6 febbraio 2012 at 07:21

    Grazie infinite sei stato utile e mi hai tolto un peso enorme dal cuore. Birra e pizza pagate.

  5. Gioacchino Reply
    13 giugno 2012 at 16:15

    @ andrea
    ottima guida, mi ha chiarito i dubbi (anche su 2011) tranne uno perchè non ho ancora configurato i backup: se i dischi sono nascosti per la rotazione dei dischi, la rimozione sicura si può fare o c’è una procedura diversa?
    Grazie

    • Andrea Monguzzi Andrea Monguzzi Reply
      13 giugno 2012 at 16:23

      Ciao :)
      I dischi vengono nascosti all’interno di Explorer, così da evitare cancellazioni accidentali. L’icona per la rimozione sicura dell’hardware rimane però visibile ed è quindi possibile utilizzarla per le operazioni di rotazione.
      Alla prossima!

  6. Daniele Reply
    20 novembre 2012 at 13:08

    Ciao!
    io ho già configurato il backup completo sul server,
    la mia domanda invece riguarda il ripristino dello stesso su un altro server di hardware diverso, io ho provato a ripristinare su il backup su un server nuovo, tutto ha funzionato correttamente solo che il server si riavvia in continuazione come faccio a passargli i driver del nuovo server nella fase di rispistino?
    I server sono hp dl 380 solo uno g5 e uno g7.
    Grazie.

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