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Informatica
6 aprile 2016

Office 365: Le cartelle di OWA restano in lingua inglese

Andrea Monguzzi Andrea Monguzzi, cartelle in inglese, lingua italiana, localizzazione, OWA 2 Comments

image

Recentemente ho attivato un cliente su Office 365, con un piano Business Premium. Dopo aver effettuato la configurazione del dominio di posta e degli account utente ho fornito gli accessi al cliente così che potesse configurare i singoli PC aziendali per la lettura della posta tramite Outlook 2016. Gli utenti dell’organizzazione erano circa una ventina, ma solo per alcuni di essi il cliente mi ha segnalato un’anomalia. Seppure era stato specificato l’uso della lingua italiana, le cartelle di posta di sistema (Posta in arrivo, Posta inviata, Posta in uscita, ecc.) restavano visualizzate in lingua inglese (Inbox, Sent Items, Outbox, ecc.).

La cosa strana è che il processo di configurazione è stato effettuato in modo identico su tutte le macchine.

Accedendo all’interfaccia web dei singoli utenti (http://portal.microsoftonline.com), ho provato a modificare la lingua in tedesco. Nulla, continuavo a vedere le cartelle Inbox, Sent Items, ecc. seppure l’interfaccia di OWA passava al tedesco.

A questo punto ho deciso di indagare a fondo, e qui riporto i passaggi per arrivare alla soluzione del problema.

Ho aperto una finestra di PowerShell con privilegi amministrativi e ho lanciato il comando

$UserCredential = Get-Credential

inserendo quindi le credenziali dell’utente amministratore del tenant

image

 

Mi sono quindi connesso al tenant con il comando:

$Session = New-PSSession -ConfigurationName Microsoft.Exchange -ConnectionUri https://outlook.office365.com/powershell-liveid/ -Credential $UserCredential -Authentication Basic –AllowRedirection

seguito da:

Import-PSSession $Session

image

Ho quindi voluto vedere le impostazioni relative alla localizzazione relative ad una casella di posta problematica, utilizzando il comando:

Get-MailboxRegionalConfiguration caselladiposta@dominio.com | FL

image

Come si vede dall’immagine, che riporta il risultato dell’interrogazione, ci sono dei parametri che non sono stati compilati in fase di creazione dell’account. Non so se la causa sia un problema lato client oppure qualche bug lato Microsoft, ma di fatto i valori relativi a:

  • DateFormat
  • Language
  • TimeFormat
  • TimeZone

sono rimasti vuoti. A questo punto è facile intuire che il problema della localizzazione delle cartelle potrebbe derivare proprio da questo fenomeno.

Interrogo con lo stesso comando una casella funzionante:

image

In questo caso i valori sono presenti, e rispettivamente sono:

  • DateFormat: dd/MM/yyyy
  • Language: it-IT
  • TimeFormat: HH.mm
  • TimeZone: W. Europe Standard Time

Provo ad inserire gli stessi parametri sulla casella non funzionante, con il comando:

Set-MailboxRegionalConfiguration caselladiposta@dominio.com -DateFormat dd/MM/yyyy -TimeFormat HH.mm –TimeZone “W. Europe Standard Time” -Language it-IT

Seguito dal comando

Set-MailboxRegionalConfiguration caselladiposta@dominio.com –LocalizeDefaultFolderName

image

Ed ecco che in OWA inizio a vedere le cartelle con i rispettivi nomi in italiano.

Ora, siccome le caselle interessate dal problema erano circa la metà, come fare per evitare di riscrivermi a mano tutti i comandi e fare invece tutto in un solo passo? Ovviamente sfruttando la possibilità di concatenare i comandi PowerShell. Ecco quindi che con un pratico:

Get-Mailbox | Set-MailboxRegionalConfiguration -DateFormat dd/MM/yyyy -TimeFormat HH.mm –TimeZone “W. Europe Standard Time” -Language it-IT –LocalizeDefaultFolderName

ho applicato i parametri a tutti gli account presenti nel tenant.

 

  

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About Author

Andrea Monguzzi
Andrea Monguzzi

Sistemista da un ventennio, appassionato di informatica dalla nascita. Aiuto aziende e professionisti a cogliere i benefici e a districarsi dalle insidie dell'era digitale consigliando quale tecnologia adottare in base al tipo di esigenza specifica. Tendenzialmente pigro, caratteristica distintiva del vero nerd, da anni mi adopero affinché le macchine facciano quello che non voglio fare io. Posso quindi aiutarti a fare in modo che sia l'informatica a lavorare per te e non il contrario. :)

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2 Comments

  1. Luca Reply
    8 agosto 2018 at 01:03

    Ciao Andrea,
    è l’una di notte e sto migrando un cliente su Office365.
    Il tuo post mi ha letteralmente salvato e dato la possibilità di andare a dormire :-)
    Avanzi una bella bottiglia di prosecco se passi in zona Treviso!

    Grazie!

  2. Giovanni Reply
    5 marzo 2019 at 12:17

    Grazie mille!
    Risolto esattamente come da te indicato

    Saluti

    Giovanni

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