Virtualizzazione nella PMI

Quando mi trovo a parlare di virtualizzazione presso strutture medio-piccole, mi trovo di fronte due diversi tipi di interlocutori:
– quelli che non hanno idea di costa io stia loro dicendo;
– quelli che hanno chiaro (o quasi) i concetti di base relativi alla virtualizzazione ma ritengono queste tecnologie inaccessibile e ingiustificate nella loro organizzazione. La classica frase che sento ripete costantemente in questi casi è “non siamo mica la FIAT”.

Quello che vorrei far capire, in veste di consulente, è che il consolidamento dei server non è l’unico beneficio che il concetto di virtualizzazione introduce. Certo, la PMI italiana raramente si trova con più di due server in azienda e quindi ci sarebbe ben poco da consolidare.

Oggi, per limiti di budget o per errati metodi di approccio ai problemi, le imprese italiane si trovano sovente con uno o due server sui quali girano molti ruoli, generando un mix che sovente è causa di problemi. Un azienda tipo si troverà a dover gestire almeno tre o quattro tra i seguenti ruoli server:

– Active Directory;
– DNS, DHCP;
– File Server;
– Mail Server (e qui si dovrebbe aprire una parentesi);
– LOB (contabilità, produzione, magazzino, commesse, ecc.);
– Database per software specifici;
– Remote Desktop (altra parentesi);
– Sicurezza perimetrale;
– Gestione presenze;